PROGETTO CLIO I -
Carolina Borrelli, Ugo Conti e Giulia Zava
Due casi di studio e i corpora per lo studio integrato della poesia delle Origini. Il commento in volgare all’Aesopus attribuito a Gualtiero Anglico del ms. Vat. lat. 3216
Tra le raccolte medievali di favole esopiche, quella in distici elegiaci attribuita a Gualtiero Anglico ha goduto di particolare fortuna. Nel 1951, Mario Pelaez dà notizia di un compendio in prosa latina dell’Aesopus accompagnato da un commento in versi in volgare italo-veneto di mano trecentesca conservato nel manoscritto miscellaneo Vat. lat. 3216. L’intervento intende ritornare sul testo a partire da tre prospettive di ricerca: 1. l’analisi macro-strutturale del codice Vat. lat. 3216, latore di altre opere latine e volgari, come i Trionfi e i Salmi penitenziali di Petrarca e il capitolo Re Carlo primo fu grande omo e fero di Franco Sacchetti; 2. l’indagine metrica delle sessanta unità strofiche che costituiscono il commento volgare; 3. lo studio stilistico e lessicale del testo.
Carolina Borrelli è assegnista di ricerca presso l’Opera del Vocabolario Italiano (OVI-CNR) nell’ambito del progetto PRIN 2022 CLIO - Corpora per la Lirica Italiana delle Origini. Ha ottenuto il dottorato di ricerca in Filologia romanza presso l’Università degli Studi di Siena, in cotutela con l’EPHE–PSL, con una tesi dedicata allo studio codicologico, linguistico ed ecdotico del canzoniere trobadorico T (Paris, BnF, fr. 15211). I suoi principali interessi riguardano la tradizione manoscritta della lirica in lingua d’oc e la produzione in versi della letteratura italiana antica.
Ugo Conti è assegnista di ricerca presso l’Università per Stranieri di Siena nell’ambito del progetto PRIN 2022 CLIO - Corpora per la Lirica Italiana delle Origini. I suoi interessi ruotano principalmente attorno alla poesia delle Origini e del primo Novecento, all’informatica umanistica, alla trattatistica metrica antica e alla metrica italiana, con particolare riguardo alla critica stilistica della terza rima, di cui ha studiato l’utilizzo nella Commedia e per la quale ha curato lo sviluppo del programma Triars - Terza Rima Informatizzata per l’Analisi Ritmica e Sintattica.
Giulia Zava è assegnista di ricerca OVI-CNR nell’ambito del progetto PRIN 2022 CLIO - Corpora per la Lirica Italiana delle Origini. È stata borsista della Alexander von Humboldt Foundation alla Freie Universität Berlin, della Fondation Barbier-Mueller pour l’étude de la poésie italienne de la Renaissance de Genève e del Research Institute of the University of Bucharest. I suoi interessi riguardano principalmente la letteratura italiana dal XIV al XVI secolo, con particolare attenzione per Petrarca e la sua ricezione quattrocentesca, i meccanismi del riso nella prima età moderna, la relazione fra letteratura e arte.
PROGETTO CLIO II -
Carolina Borrelli, Ugo Conti e Giulia Zava
Due casi di studio e i corpora per lo studio integrato della poesia delle Origini. La Summa di Antonio da Tempo: problemi metrici e testuali
La Summa artis rithimici vulgaris dictaminis di Antonio da Tempo è il trattato sulla metrica volgare più noto e diffuso dal Trecento al Cinquecento. Si tratta di un’opera dall’impianto semplice, ma che presenta una tradizione testuale piuttosto intricata per via della proliferazione di interpolazioni che si trovano variamente distribuite in una larga porzione dei testimoni del trattato, senza considerare i problemi che a propria volta pongono i suoi quattro volgarizzamenti finora noti. A partire dalle due edizioni del testo (Grion, 1869; Andrews, 1977), l’intervento si svilupperà su tre direttive principali: 1. un’analisi della situazione testuale dell’opera e le diverse soluzioni editoriali adottate finora, in relazione ai molti problemi che il testo presenta; 2. uno studio dei metri affrontati da Antonio da Tempo e dei problemi che essi pongono in rapporto al panorama della lirica trecentesca; 3. un approfondimento sul lessico metrico e retorico di cui il testo e le sue interpolazioni sono estremamente ricchi.
Carolina Borrelli è assegnista di ricerca presso l’Opera del Vocabolario Italiano (OVI-CNR) nell’ambito del progetto PRIN 2022 CLIO - Corpora per la Lirica Italiana delle Origini. Ha ottenuto il dottorato di ricerca in Filologia romanza presso l’Università degli Studi di Siena, in cotutela con l’EPHE–PSL, con una tesi dedicata allo studio codicologico, linguistico ed ecdotico del canzoniere trobadorico T (Paris, BnF, fr. 15211). I suoi principali interessi riguardano la tradizione manoscritta della lirica in lingua d’oc e la produzione in versi della letteratura italiana antica.
Ugo Conti è assegnista di ricerca presso l’Università per Stranieri di Siena nell’ambito del progetto PRIN 2022 CLIO - Corpora per la Lirica Italiana delle Origini. I suoi interessi ruotano principalmente attorno alla poesia delle Origini e del primo Novecento, all’informatica umanistica, alla trattatistica metrica antica e alla metrica italiana, con particolare riguardo alla critica stilistica della terza rima, di cui ha studiato l’utilizzo nella Commedia e per la quale ha curato lo sviluppo del programma Triars - Terza Rima Informatizzata per l’Analisi Ritmica e Sintattica.
Giulia Zava è assegnista di ricerca OVI-CNR nell’ambito del progetto PRIN 2022 CLIO - Corpora per la Lirica Italiana delle Origini. È stata borsista della Alexander von Humboldt Foundation alla Freie Universität Berlin, della Fondation Barbier-Mueller pour l’étude de la poésie italienne de la Renaissance de Genève e del Research Institute of the University of Bucharest. I suoi interessi riguardano principalmente la letteratura italiana dal XIV al XVI secolo, con particolare attenzione per Petrarca e la sua ricezione quattrocentesca, i meccanismi del riso nella prima età moderna, la relazione fra letteratura e arte.